Disfunzione fasciale e il suo trattamento
Ben tornati cari lettori ed appassionati
Sono il Dott. Fabio Testa, Fisioterapista e Chinesiologo. Oggi voglio fare un po’ di chiarezza parlando di quei “dolorini” muscolari che appaiono un giorno e ci infastidiscono per parecchio tempo! Generalmente sono problematiche che colpiscono una porzione del muscolo spesso trascurata; la fascia muscolare.
In particolare vedremo:
- L’importanza ed il ruolo della fascia muscolare.
- Quando posso risolvere il problema in autonomia e quando invece occorre un trattamento mirato.
- Quali sono i benefici del trattamento muscolare.
Prima di iniziare è opportuno sapere di che tipo di dolore stiamo parlando! E’ una sensazione molto comune e che sicuramente avrete provato, ovvero, senso di rigidità e debolezza muscolare, fastidio non ben identificato a carico di un muscolo o un distretto, eventuale presenza di un “nodulo” dolente alla palpazione che viene spesso identificato come “contrattura”
Iniziamo con qualche breve cenno teorico così da poter comprendere meglio l’argomento.
Le fasce muscolari sono parte integrante del sistema muscolare stesso e sono costituite da una rete tridimensionale di tessuto dalle proprietà elastiche e viscose. Questo tessuto viscoso/elastico si diffonde in tutto il corpo interagendo ed influenzando il comportamento del muscolo stesso.
Immagine presa dal sito www.fisioterapia-roma.it
Perché il ruolo della fascia muscolare è così importante?
Lo è proprio per le sue proprietà ed in particolar modo per la presenza di fibroblasti, fibre collagene ed elastina responsabili dell’adattamento agli stimoli esterni.
Come tutte le strutture che compongono il nostro corpo, anche la fascia muscolare può andare incontro a disfunzioni che sono, molto spesso, multifattoriali (postura errata, eccessivo stress muscolare, eccessivo lavoro, movimenti scorretti ripetuti ecc.).
Ma perché sentiamo dolore?
Una disfunzione fasciale è da intendersi come un qualsiasi processo che determini una perdita parziale o marcata delle capacità elastiche e della mobilità della fascia stessa, colpisce fino all’85% della popolazione generale e può causare, non solo una perdita di efficienza delle strutture coinvolte, ma anche una ridotta mobilità, debolezza ed una sintomatologia dolorosa! L’insorgenza e la persistenza del dolore sono causate generalmente da “punti trigger miofasciali”, ovvero delle aree focali a livello muscolare che appaiono rigide ed eccessivamente contratte. [2] [3]
E dopo una breve introduzione teorica passiamo finalmente a come si manifestano!
– Tramite retrazioni della fascia stessa
– Cicatrici
– Aderenze
Ognuna delle precedenti elencate può alimentare questa condizione creando limitazioni al movimento e di conseguenza… dolore!
Passando alla parte pratica…
Quando percepite una sensazione fastidiosa o di dolore muscolare si può ricorrere ad alcune soluzioni :
Praticare uno stretching della muscolatura coinvolta e pazientare qualche giorno…
Massaggiare la parte dolente! Potrebbe essere utile anche una pallina da tennis da utilizzarsi per favorire la profondità del massaggio! Tuttavia, nel caso la spiacevole sensazione dovesse persistere, sarebbe opportuno rivolgersi a chi di competenza come il vostro medico o il vostro fisioterapista.
Se non dovesse essere sufficiente allora entra in gioco la terapia manuale ed il trattamento miofasciale, ma di questo ci occuperemo noi!
In cosa consiste questo trattamento?
Consiste nel praticare alcune tecniche sulla muscolatura colpita con lo scopo di “riallineare la fascia” e tentare di ripristinare parte della perduta elasticità mediante input meccanici. E’ molto importante agire sulle cosiddette “contratture” che altro non sono che trigger point… ovvero un un “nodulo” muscolare iperirritabile nel muscolo scheletrico .[4]
Trattamento della muscolatura paravertebrale
(Immagine originale dell’autore)
Se sei arrivato fin qui hai sicuramente capito di cosa sto parlando!
Come al solito un corretto stile di vita può migliorare il decorso del dolore e migliorare in parte la situazione!
Facciamo un breve riassunto su come poter trattare questa comune ma fastidiosa sintomatologia.
- Quando si percepiscono alcuni dei sintomi precedentemente elencati occorrerebbe riposare qualche giorno senza sforzare ulteriormente il distretto, all’occorrenza si possono utilizzare alcuni antinfiammatori generici ricordando però che questi non risolvono il problema ma attenuano temporaneamente il dolore!
- Rivolgersi al proprio terapista di fiducia per una corretta valutazione ed eventuale terapia manuale.
- Riadattare la struttura al carico mediante esercizi semplici e praticando stretching.
Cerchiamo di prevenire… ci costerà sicuramente molto meno!
Grazie a tutti per l’attenzione!
Dott. Fabio Testa
BIBLIOGRAFIA
- Grzegorz Onik, MyofascialTrigger Points Therapy Modifies Thermal Map of Gluteal Region, Biomed Res Int., 2020
- Mehul J. Desai, MyofascialPain Syndrome: A Treatment Review, Pain Ther. , 2013
- Saleet Jafr., Mechanisms of MyofascialPain., Int Sch Res Notices, 2014
- Thien Phu Do., Myofascialtrigger points in migraine and tension-type headache., J Headache Pain.., 2018