Rischio di osteoporosi nelle donne in prima età adulta (40-44 anni)

Cari lettori, bentrovati!

Sono la Dott.ssa Giorgia Basilico e oggi insieme al Dott. Angelo Falzone analizzeremo un problema poco conosciuto, che è il rischio di osteoporosi in giovane età.

È credenza comune che il problema dell’osteoporosi sia associato principalmente alla Menopausa, ma vi sono casi in cui questo rischio è aumentato anche nella popolazione femminile in prima età adulta.

Ma procediamo con ordine…

L’osteoporosi è una patologia scheletrica sistemica caratterizzata da una diminuita massa ossea e un deterioramento del tessuto osseo stesso, che portano ad una alterata resistenza scheletrica e ad un aumento del rischio di fratture da fragilità. [1]

La perdita di massa ossea avviene tipicamente quando si ha un declino del livello di Estrogeni in concomitanza con la Menopausa. Vi è però un’evidenza scientifica in alcuni studi Canadesi che dimostra un’aumentata richiesta di Test di Densità Minerale Ossea tra le donne di 40-44 anni. [2]

Questo potrebbe significare che vi è una crescente preoccupazione per la presenza di osteoporosi in questa fascia di età, un’aumentata disponibilità di Test, alcuni cambiamenti nelle indicazioni di prescrizione del Test, ma potrebbe anche indicare che si stanno testando individui non a rischio. [3]

In altre parole, negli ultimi anni si è registrato un aumento di Test di BMD in donne giovani e quindi si è deciso di valutare con opportuni studi scientifici, le ragioni di questo incremento.

Un appropriato test di densità minerale ossea (BMD) nella popolazione giovane (40-44 anni) richiede l’identificazione di specifici fattori di rischio relativi a questa età che sono molto diversi dai fattori di rischio associati a donne in menopausa.

Questo significa che i motivi per cui l’osteoporosi potrebbe insorgere in soggetti giovani, sono molto diversi dalle ormai note cause che portano ad una perdita di Densità Minerale Ossea in Menopausa.

Cominciamo quindi col considerare i livelli di calcio: gli studi a riguardo non dimostrano un’associazione tra l’assunzione di calcio e la BMD. Solo uno studio isolato ha valutato la quantità di calcio assunta in passato dimostrando un’associazione tra una diminuita BMD a livello della colonna vertebrale e un insufficiente consumo di latte durante la prima età adulta. [4]

Non avrà quindi alcun senso bere più latte o mangiare più formaggi perché questi grassi saturi di origine animale, al contrario, potrebbero portare ad un aumento dei livelli di colesterolo LDL (il colesterolo “cattivo”), con aumento del rischio di insorgenza di Malattie cardiovascolari.

Si può assumere con buona evidenza che l’alcol, la caffeina e il fumo non siano associati ad una bassa BMD. Investigando l’età della prima mestruazione non si è giunti ad una evidenza consistente che possa dimostrare che un’età tardiva sia associata ad una bassa BMD.

Anche la nulliparità/pluriparità e l’allattamento al seno non si dimostrano essere in alcun modo associati ad una diminuzione della BMD. [5]

Attenzione!

Con questo non vogliamo dire che puoi andare subito a comprare un pacchetto di sigarette o che potrai bere tutti i mojito che vuoi quest’estate!

Ma torniamo a noi…

È stato invece dimostrato che un basso peso corporeo è associato ad una bassa densità minerale ossea.

Sette studi infatti hanno dimostrato un’associazione positiva tra un peso corporeo ridotto e una diminuita BMD in più distretti scheletrici.

Il maggiore tra questi studi considerati, ha riportato che ad ogni aumento misurato in Kg di peso corporeo corrisponde un rispettivo aumento della BMD di 0,005 g/cm2 (misurata in corrispondenza del Collo Femorale).

Questo significa che un peso troppo basso in giovane età può contribuire all’insorgenza di una osteoporosi precoce e quindi ad un aumentato rischio di fratture!

 

Considerando queste evidenze scientifiche, si può affermare che in assenza di co-morbidità [6] specificatamente associate ad una bassa BMD (età >65, basso Picco di Massa Ossea, perdita accelerata di massa ossea in Menopausa), solo le donne con un peso corporeo minore di 70 Kg dovrebbero essere selezionate per il Test. [7]

Ulteriori ricerche saranno necessarie per determinare cut-off più specifici per questa indicazione, considerando che la valutazione dei fattori di rischio non ha portato ad alcuna evidenza.

Allo stesso tempo possiamo rassicurare le donne che non presentano questo tipo di co-morbidità, in quanto, presenteranno un rischio minimo di fratture da fragilità.

Un apparato muscolare ben sviluppato e un sistema cardiovascolare sano offriranno un sostegno più che adeguato al sistema scheletrico.

 

 

Ebbene sì, ogni qualvolta che la Dott.ssa Basilico espone dei contenuti interessanti sul mondo femminile, non può mancare una mia piccola parte dedicata all’attività fisica.

Dire semplicemente fate attività fisica è quasi scontato ma dire prediligi un allenamento rispetto ad un altro è ben diverso.

Diversi studi hanno evidenziato molti stimoli meccanici che hanno effetti benefici per il tessuto osseo, tra cui alcune attività fisiche come esercizi acquatici e di terra [8]

Tuttavia, non è ancora del tutto chiaro quale sarebbe il miglior ambiente se terrestre o acquatico, quale tipo di attività, con quale intensità, frequenza e durata dell’esercizio fisico per contribuire alla salute delle ossa delle donne in postmenopausa.

E quindi ci arrendiamo al nostro destino?……….

Nikander e cols (9) hanno osservato che gli atleti che praticano sport aerobici senza pesi, come ciclisti e nuotatori, presentano di solito un BMD inferiore rispetto a quelli che praticano sport contro resistenza (pesi).

Pensando alle donne in postmenopausa, l’attività aerobica potrebbe essere raccomandata per il miglioramento della salute generale; esistono diverse modalità di esercizio adatte alla prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi, ad esempio: attività volte a sviluppare la forza muscolare e l’equilibrio del corpo per migliorare la propriocezione e per prevenire cadute e fratture.

 

Il mio consiglio è eseguire:

  • Allenamenti con i pesi in palestra
  • Allenamenti propriocettivi

Abbinati ad allenamenti prettamente aerobici

  • Camminata
  • Corsa
  • Nuoto
  • Aerobica in acqua

I programmi dovranno includere esercizi con un’intensità pari al 70% fino al 90% del massimale, eseguiti ad alta velocità per brevi intervalli di tempo, con una frequenza settimanale da 2 a 4 volte.[9]

Tuttavia, se sono presenti ernie, protrusioni e i problemi al ginocchio ecc, alcuni esercizi  dovranno essere evitati o adattati.

La salute delle ossa infatti procede di pari passo a quella dei tessuti che le circondano: ossa, cartilagini e soprattutto muscoli.

Le donne in postmenopausa devono praticare esercizi con alcune precauzioni, per evitare il rischio di lesioni e fratture. Per questo, si raccomanda rigorosamente che dopo aver consultato un medico, di eseguire un programma di allenamento prescritto da un professionista laureato o con le competenze annesse.

Ti consigliamo quindi di svolgere sempre un’adeguata attività fisica e seguire un regime alimentare che sia ottimale per il tuo metabolismo. 

Dott.ssa Basilico Giorgia

Dott. Falzone Angelo

BIBLIOGRAFIA

[1] Consensus development conference. Diagnosis, prophylaxis and treatment of osteoporosis. Am J Med. 1993; 94:646–650. [PubMed: 8506892]

[2] Jagal, SB. Bone density testing. In: Stewart, DE.Ferris, L.Hyman, I., et al., editors. Ontario Women’s Health Status Report. 2002. p. 113-120.ref type: report

[3] Osteoporosis Action Plan Committee. 2003Osteoporosis Action Plan: an osteoporosis strategy for Ontario. Report of the Osteoporosis Action Plan Committee to the Ministry of Long-term Care. :1– 86.ref type: report

[4] New SA, Bolton-Smith C, Grubb DA, et al. Nutritional influences on bone mineral density: a cross-sectional study in premenopausal women. Am J Clin Nutr. 1997; 65:1831–1839. [PubMed: 9174480]

[5] Ryan PJ, Blake GM, Fogelman I. Postmenopausal screening for osteopenia. Br J Rheumatol. 1992; 31:823–828. [PubMed: 1458288]

[6] Brown JP, Josse RG. 2002 clinical practice guidelines for the diagnosis and management of osteoporosis in Canada. CMAJ. 2002; 167:S1–S34. [PubMed: 12427685]

[7] Risk factors for low bone mass in healthy 40–60 year old women: A systematic review of the literature

[8] Nikander R, Kannus P, Dastidar P, Hannula M, Harrison L, Cervinka T, et al. Targeted exercises against hip fragility. Osteoporos Int. 2009;20(8):1321-8.

[9] CH, Bemis-Dougherty A. Effect of weighted exercises on bone mineral density in post menopausal women. A systematic review. J Geriatr Phys Ther. 2007;30(2):79-88.

E J. Waugh, M.-A. Lam, G. A. Hawker, J. McGowan, A. Papaioannou, A. M. Cheung, A. B. Hodsman, W. D. Leslie, K. Siminoski, and S. A. Jamal