Dolore alla spalla: come risolverlo
Da un po’ di tempo percepisci un dolore alla spalla che ti limita nei movimenti quotidiani? Aumenta alzando il braccio e nei movimenti forzati?
Sono il Dott. Fabio Testa, fisioterapista e chinesiologo, mi occupo principalmente di riabilitazione sportiva ortopedica e in questo articolo ti spiegherò brevemente le cause di questa problematica e come poterla affrontare.
Quali sono le possibili cause della spalla dolente? parliamo del caso più comune: l’Impingement
Seguendo le problematiche alla schiena ed al collo, i disturbi alla spalla costituiscono la terza principale causa di dolore muscolo-scheletrico. Tra i dolori a carico della spalla, si ritiene che, l’Impingement sub-acromiale ne sia la causa più frequente, rappresentando tra il 50% ed il 70% di tutti i disturbi a carico di questo distretto.(Shire AR el al. 2017).
Con il termine “Impingement” si va generalmente ad indicare un blocco meccanico che agisce sull’articolazione e che crea un “effetto pinza” sulle strutture coinvolte anche se questa definizione è vera solo in parte.
Scopriamo come si crea una situazione di Impingement:
- I soggetti che eseguono movimenti ripetuti e continui nel tempo (lavori manuali ecc.) con picco di incidenza intorno alla sesta decade di vita.
- Gli sportivi che praticano discipline dove un singolo gesto viene ripetuto più volte.
Le cause sono dovute a cambiamenti meccanici che restringono lo spazio sub-acromiale (borsite, tendinopatia calcifica, speroni ossei ecc.) oppure a difetti della biomeccanica della cuffia dei rotatori. (Shire AR et al. 2017) Non ti preoccupare… E’ reversibile e, con un adeguato piano di trattamento potrai ritornare al tuo 100%.
Per spiegarlo meglio,dobbiamo fare un veloce viaggio nell’anatomia della spalla, spiegando quali siano i muscoli coinvolti nella cuffia dei rotatori
Cos’è la cuffia dei rotatori?
E’ una struttura formata dai muscoli: sovraspinato, sottospinato, sotto scapolare, piccolo rotondo e dalle relative inserzione tendinee che lavorano per stabilizzare l’articolazione gleno-omerale ed assistere i movimenti della spalla. (Centeno C 2020.). Un dolore o malfunzionamento di uno o più muscoli coinvolti darà origine a problematiche che comporteranno dolore e/o deficit di forza/sensibilità che si potranno percepire non solo a carico della spalla, ma anche a carico del braccio stesso. Se questo comparto muscolare non è efficiente si avranno delle ripercussioni sull’intero movimento!
Bene! Adesso possiamo capire perché questi muscoli sono così importanti!
Essendo la spalla una delle articolazioni utilizzate con maggior frequenza nei movimenti di tutti i giorni, ne consegue che, il ripetersi di movimenti nel tempo, possa alterare e/o danneggiare una delle molteplici strutture che transitano in questa articolazione. Ora che conosci i delicati muscoli che compongono la cuffia dei rotatori, puoi facilmente capire che uno squilibrio o una differenza di prestazione di questi può dare origine ad una problematica biomeccanica (ovvero legata al movimento) ed impedire la corretta stabilizzazione dell’articolazione, invece, un trauma o una modificazione della struttura della spalla stessa può deteriorare i tessuti molli che, a causa del movimento, si trovano a dover “sfregare” contro strutture più rigide andando in contro ad usura.
Che sia una problematica meccanica o biomeccanica, il risultato finale è pressappoco identico, i tendini e le strutture molli inizieranno a danneggiarsi e ad usurarsi, prima generando fastidio, dolore o deficit di forza, poi limitando i movimenti della spalla e di conseguenza limitando i nostri gesti quotidiani ed infine, nei casi più gravi, i tendini posso danneggiarsi fino a rompersi del tutto.
Ne consegue che prevenire è meglio che curare!
Essendo una problematica che si manifesta lentamente, l’errore più frequente è quello di sottovalutarla pensando che “possa passare da sola”, tuttavia aspettare il sopraggiungere di dolore forte e acuto è controproducente in quanto, il percorso di riabilitazione inizierà da una condizione molto peggiore.
Come prevenire?
Le parole chiave sono: pazienza e costanza. Non appare da un giorno con l’altro e purtroppo non se ne va altrettanto rapidamente dato che è impossibile controllare tutti i movimenti che si compiono, la cosa migliore è quella di evitare, dove possibile, i movimenti di abduzione combinati con notevole intrarotazione di spalla (alzare lateralmente il braccio con il gomito alto e la mano verso il basso). Si consiglia riposo adeguato, stretching della cuffia dei rotatori e delle capsule coinvolte. Senza percepire dolore! (Tahran Ö 2020), rinforzo della muscolatura stessa tramite esercizio fisico (Turgut E et al 2017) ed infine, esercizi pendolari di decoaptazione della testa dell’omero dopo ogni allenamento che ha coinvolto le spalle. Se appare dolore è bene riposare qualche giorno, evitare di sollecitare o provocare ulteriormente il sintomo percepito ed al bisogno ma senza abusarne, si può assumere qualche antinfiammatorio blando. Se permane, rivolgersi a figure di riferimento.
Come curare?
Se vi riconoscete in questa situazione sarà opportuno diagnosticare con precisione questa problematica presso il vostro medico/fisioterapista e poi… percorrere una delle due strade che sto per proporti.
La prima prevede un trattamento conservativo che inizierà con il fisioterapista e terminerà con l’esercizio autonomo in palestra o a casa. Le terapia manuale eseguita dal fisioterapista permette di agire sulle strutture compromesse al fine di ripristinare il regolare spazio intra-articolare e/o di ripristinare la corretta stabilità dei muscoli coinvolti e che si trovano in uno stato di sofferenza. Recentemente le terapie che generano ipertermia (calore locale) si sono dimostrate moderatamente efficaci nel breve termine ma vanno integrate con mirati esercizi di rinforzo isometrico in fase acuta e stretching mirato. Un buon piano di trattamento deve avere come principali obiettivi il rinforzo progressivo e la decoaptazione. (Tahran Ö 2020, Gebremariam L et al. 2014).
La seconda soluzione prevede l’intervento chirurgico ma se possibile è bene procedere con la prima opzione e lasciare l’intervento come ultima scelta.
Ringrazio per la cortese attenzione e lascio la parola al Dott. Falzone Angelo
Buongiorno a tutti, come ben sapete il mio compito è prescrivere esercizio fisico e pertanto sulla base di queste nozioni fisiologiche esposte brillantemente dal Dott.Fabio Testa, non mi resta che consigliarvi esercizi utili al fine di prevenire e curare la vostra cuffia dei rotatori.
La mia proposta di lavoro può essere eseguita a casa o in palestra
Pendolo di Codman: Eseguire lentamente dei movimenti circolari con un peso di un 1-2kg, come se il braccio fosse un pendolo per 2 minuti in senso orario e 2 minuti in senso antiorario.
Extra rotazioni con elastico: 3 x 10/15 rip – Eseguire lentamente
Intra rotazioni con elastico: 3 x 10/15 rip – Eseguire lentamente
Aperture inverse con elastico: 3 x 10/15 rip – Tenere la contrazione 2″ s
Aperture ad Y Su fitball con manubri: 3 x 10 rip
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo dove brevemente vi abbiamo spiegato una della possibili cause della spalla dolente e alcuni esercizi da poter applicare subito. La migliore soluzione è il riposo e successivamente l’esercizio fisico, selettivo e mirato. Nessun dolore passa veramente se non te ne prendi cura!
Dott. Fabio Testa
Dott. Falzone Angelo
BIBLIOGRAFIA:
- Centeno C, Fausel Z, Stemper I, Azuike U, Dodson E., A Randomized Controlled Trial of the Treatment of Rotator Cuff Tears with Bone Marrow Concentrate and Platelet Products Compared to Exercise Therapy: A Midterm Analysis. 2020.
- Gebremariam L et al. Br J Sports Med, Subacromial impingement syndrome–effectiveness of physiotherapy and manual therapy., 2014
- Shire AR et al. BMC Musculoskelet Disord, Specific or general exercise strategy for subacromial impingement syndrome-does it matter? A systematic literature review and meta analysis, 2017.
- Tahran Ö, Yeşilyaprak SS., Effects of Modified Posterior Shoulder Stretching Exercises on Shoulder Mobility, Pain, and Dysfunction in Patients With Subacromial Impingement Syndrome., 2020
- Turgut E et al. Arch Phys Med Rehabil., Effects of Scapular Stabilization Exercise Training on Scapular Kinematics, Disability, and Pain in Subacromial Impingement: A Randomized Controlled Trial., 2017
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